I MIEI LIBRI

Mamme Sottosopra: Testimonianze di vittoria sulla depressione in gravidanza e nel post partum, 

di Associazione di Volontariato Progetto Ilizia (Autore), Raffaella Bisson (a cura di), Sara Bacciolo (a cura di). 

L’Associazione Progetto Ilizia nasce dall’esperienza delle fondatrici che si sono cimentate nell’impresa di attuare la propria idea di Auto Aiuto per tutte le Mamme in difficoltà sostenendole emotivamente grazie all’esperienza acquisita come mamme che sono passate attraverso tantissime avversità e disagi a partire dal concepimento, alla nascita ed alla crescita dei propri bebè. L’Associazione Progetto Ilizia vuole essere un ponte arcobaleno tra mamma e spcialiste mediche, paramediche e olistiche per aiutarle a tornare a sorridere, a credere che la vita sia meravigliosa. Questo libro è la testimonianza tangibile che la rinascita alla vita è sempre possibile, nonostante il buio e la profondità del tunnel in cui si è caduti.

Guerriere. La Resistenza delle nuove mamme italiane,Chiare Lettere, 2014

Cuore in gola, telefonino all’orecchio, orologio sotto gli occhi, sono le mamme acrobate di oggi che inseguono un equilibrio tra lavoro, famiglia, figli e se stesse. Donne abituate a salti mortali, a silenziose battaglie quotidiane su mille fronti, mentre lo Stato sembra dimenticarle. Queste combattenti sono le nuove mamme italiane di cui ci parla Elisabetta Ambrosi. Come riuscire a sopravvivere in mezzo agli ostacoli? Se lo Stato promette servizi che non mantiene, vara leggi sulla tutela delle madri lavoratrici che poi non fa rispettare, mentre il lavoro dà sempre meno reddito, l’innovazione più radicale deve partire dalla piccola repubblica rappresentata dalla famiglia. Non resta che rimboccarsi le maniche, trovare strategie alternative, scegliere bene le battaglie da combattere per indirizzare al meglio le energie. La prima a farlo è stata proprio Elisabetta Ambrosi che ha deciso di indagare le tattiche di sopravvivenza quotidiana di amiche e donne conosciute attraverso il blog “Sex and (the) stress”, alle quali ha chiesto di raccontare le loro giornate, la ripartizione dei carichi in famiglia, la divisione dei ruoli con il padre. il percorso professionale, il lavoro attuale, lo stipendio e ciò che vorrebbero dallo Stato. Ne nasce un libro fatto di voci femminili, precarie, autonome, partite Iva, dipendenti, per le quali avere un figlio non è più una scelta normale, è un lusso.

S.O.S. Tata: Nuovi consigli, regole e ricette per crescere ed educare bambini consapevoli e felici. 6-9 anni, Feltrinelli editore, 2014

“Per non perdere il filo dei sentimenti dei vostri bimbi, ma anche per affrontare alcuni problemi pratici comuni”

Stagione dopo stagione, il programma S.O.S. Tata ha saputo costruirsi una sempre maggiore credibilità, diventando per tante famiglie un vero e proprio punto di riferimento per la corretta educazione e una relazione ottimale con i bambini. Focalizzandosi sull’età compresa tra i 6 e i 9 anni, il manuale S.O.S. Tata. Nuovi consigli, regole e ricette per crescere ed educare bambini consapevoli e felici. 6-9 anni analizza i comportamenti e i problemi tipici di questa fascia di età: la scuola, il rapporto con i compagni e con le maestre, i compiti, lo sport, gli amici, la separazione dei genitori, quanto tempo si può dedicare alla televisione o ai giochi elettronici. Una guida indispensabile, utile e pratica per tutta la famiglia e per tutti quelli che si trovano a gestire un momento delicato e bellissimo della crescita di ciascun bambino.

Mamma a modo mio. Guida pratica ed emotiva per neomamme fuori dal coro, Feltrinelli, 2012. 

Buone notizie dal mondo mammesco: si può essere mamme felici e donne libere. Tra la mamma chioccia – che partorisce solo “nature”, vive e dorme in simbiosi con il bimbo, allatta a oltranza, usa solo fasce di cotone organico e cibo bio – e la mamma tigre – che impone regole rigide, parte con il biberon, erge un muro tra le due stanze da letto – una terza via esiste. È la mamma rock: quella che ama la natura, ma quanto basta e senza ideologie; che più che ossessionarsi con le regole su pappe e pisolini, preferisce di gran lunga puntare sul gioco; che passa molto tempo con suo figlio, ma lo condivide fiduciosa con tutti, parenti, amici, scuola. La mamma rock chiede aiuto con allegria, perché sa che non ce la può fare da sola e che la sua libertà è tanto preziosa quanto fragile. Pretende, sorridendo, parità in famiglia. Si mette in gioco con tutte le sue emozioni, ma vuole che tutti intorno a sé facciano altrettanto: perché un bimbo è l’occasione migliore per fare una piccola, grande rivoluzione. Questa è la filosofia che Elisabetta Ambrosi, mamma felice che non ha rinunciato a vivere con passione gli altri aspetti dell’essere donna, suggerisce in questo libro. Passando in rassegna le tappe e i problemi quotidiani più comuni del diventare mamma offre una guida leggera e utile per neomamme che vogliono accudire e crescere i figli nel modo migliore ma con il buon senso che aiuta a riconoscere limiti o falsi problemi.

Chi ha paura di Nichi Vendola? Le parole di un leader che appassiona e divide l’Italia, Marsilio, 2011

Si può vincere in politica senza avere le parole giuste? Quelle che, oltre a spiegare la realtà, ci invitano ad amare e sperare? Se il centrosinistra italiano non riesce a convincere, perché incapace di emozionare, Nichi Vendola sembra avere successo perché rinnova il discorso politico e sa farsi comprendere dalle giovani generazioni, registrando intorno a sé un consenso crescente da più fronti. Ricostruendo il vocabolario programmatico del governatore pugliese, Elisabetta Ambrosi individua le parole chiave per dare vita a una nuova sinistra liberale, seguendo l’esperienza dell’uomo che appassiona e divide l’Italia tra chi, per esorcizzarne il carisma, lo raffigura come un sognatore inadatto a governare, e chi vorrebbe trasformarlo in un’icona salvifica. Affrontando i problemi della vita e del presente, Vendola mostra che è possibile superare la pericolosa impasse tra la demagogia al governo e un riformismo solo sulla carta, tra populismo e impopolarità, che paralizza il Paese. Con prudenza e coraggio, immaginazione e riflessione, fino a che – dice Vendola nell’intervista che chiude il libro – “tornerà la politica come grande passione di conoscenza e di formazione”.

Inconscio ladro. Malefatte degli psicoanalisti, La Lepre editore, 2010

Si potrebbe definire un pamphlet se l’emotività non emergesse con tanta spontanea energia: non c’è astuzia retorica e la satira è fin troppo amara. Si tratta piuttosto di un sincero appello ai dottori e ai pazienti della psicanalisi moderna. L’autrice ci introduce con pudore nella sua vita privata, a volte lasciando intuire, a volte raccontandosi senza riserve. Elisabetta Ambrosi dipinge l’impietoso ritratto dei mille freudiani da batteria, trascinandoci nei loro studi avvolti dalla penombra: luoghi comuni, banalità, tentativi di plagio, frustrazione e insofferenza del paziente da un lato, dall’altro pretesa infallibilità, piccole vanità, tic linguistici e dottrinali degli psicanalisti . Uno sfogo colorato da brevi aneddoti, divagazioni, riflessioni, proposte serie e semiserie. Emilia Furbini (Società Italiana Psicanalisi) nella prefazione e Marta Tibaldi (Associazione Italiana Psicologia Analitica), nella postfazione rispondono all’autrice con alcune riflessioni sul fare analisi.

Inconscio ladro. Malefatte degli psicoanalisti, La Lepre editore, 2010

Si potrebbe definire un pamphlet se l’emotività non emergesse con tanta spontanea energia: non c’è astuzia retorica e la satira è fin troppo amara. Si tratta piuttosto di un sincero appello ai dottori e ai pazienti della psicanalisi moderna. L’autrice ci introduce con pudore nella sua vita privata, a volte lasciando intuire, a volte raccontandosi senza riserve. Elisabetta Ambrosi dipinge l’impietoso ritratto dei mille freudiani da batteria, trascinandoci nei loro studi avvolti dalla penombra: luoghi comuni, banalità, tentativi di plagio, frustrazione e insofferenza del paziente da un lato, dall’altro pretesa infallibilità, piccole vanità, tic linguistici e dottrinali degli psicanalisti . Uno sfogo colorato da brevi aneddoti, divagazioni, riflessioni, proposte serie e semiserie. Emilia Furbini (Società Italiana Psicanalisi) nella prefazione e Marta Tibaldi (Associazione Italiana Psicologia Analitica), nella postfazione rispondono all’autrice con alcune riflessioni sul fare analisi.