Piccolo vocabolario etico perché tutto tutto ciò che è successo non riaccada
Volevo che questo vocabolario fosse un vocabolario senza ridondanze, senza eccessi di parole speranzose e al tempo stesso senza terrori e angosce, che a poco servono perché paralizzano l’azione. E tuttavia, anche se ho dedicato una voce ai sentimenti, mi piace regalare uno spazio a una parola che ho scelto con cura. Non terrore, non paura, ma timore.
Credo infatti che il motivo che ci ha condotto a questo livello distruzione della natura sia stato proprio la mancanza di timore. L’aver rimosso la paura, quel sentimento così importante che ci preserva quando siamo in pericolo. Siamo angosciati, isterici, oppure indifferenti, cinici, ma impauriti nel senso vero e giusto della parola mai. Eppure provare timore, provare paura, come ho detto, è ciò che ci avrebbe permesso di fermarci prima della distruzione. E’ ciò che avrebbe consentito di non andare oltre, di rispettare i beni pubblici, di rispettare l’altro, senza calpestarlo. Oggi il timore è il sentimento che ci serve per pensare soluzioni per arginare il cambiamento climatico, e che ci serve anche per agire subito, rapidamente.
Timore è una parola che non si usa più, sembra far parte del libro cuore. Eppure, insieme ad esso, dovremmo recuperare un serie di sentimenti e valori legati al dovere. Al divieto di varcare una soglia che i nostri padri non varcano. Al divieto di pensare se stessi al centro del mondo, le proprie esigenze come le uniche, la presso salute come separata da quella degli altri, il nostro corpo salvabile senza salvare quello degli altri e l’ambiente insieme. Come di nuovi diritti, ci servono antichi e nuovi doveri, per recuperare quel dover essere che abbiamo creduti ci distruggesse invece era cordone di salvataggio che abbiamo calpestato e distrutto. Scoprendo che così si distruggeva il terreno sotto i nostri stessi piedi, l’aria che respiravamo, la possibilità stessa di esistere. Tornare indietro forse si può, non so. Ma sicuramente per farlo abbiamo bisogno anche di provare paura.
(26 aprile 2020)